Ana Pi / NA MATA LAB Belo Horizonte, Brasile
The Divine Cypher

Ana Pi, ricercatrice e coreografa brasiliana, ha condotto una ricerca poetica e politica sui balli tradizionali di Haiti, sui gesti sacri e ancestrali e sul loro riflesso nell’immaginario odierno, in dialogo con la regista sperimentale Maya Deren, originaria di Kiev, che negli anni ’40 e ’50 intraprese uno studio della cultura haitiana, delle sue danze, della sua filosofia e dell’eredità Voudoun. Le due donne condividono un processo creativo trasversale che coniuga espressione artistica e ricerca sul campo. In un viaggio guidato da una feroce curiosità, Ana Pi intreccia fragilità ed equilibrio, memoria individuale e collettiva, immagini del passato e del futuro. Beneficiaria di una borsa di studio assegnata dal Museum of Modern Art di New York e dal Cisneros Institute, osserva come queste danze sacre siano state tramandate e come vengano praticate ancora oggi. Che ricordo ne resta? Che ruolo gioca il video nella trasmissione di queste pratiche? Quasi un secolo dopo, Ana Pi crea una risonanza con le immagini del libro e del film Divine Horsemen di Deren, così come con l’eredità e i sogni di colei che l’ha preceduta, Katherine Dunham.
Bio
Artista e coreografa, ricercatrice interessata alle danze urbane e afro-diasporiche, danzatrice e pedagoga estemporanea, Ana Pi intreccia le sue pratiche all’esperienza del viaggio. Il suo lavoro si colloca tra i concetti di transito, spostamento, appartenenza, sovrapposizione, memoria, colori e gesti ordinari. Nel 2020 ha creato NA MATA LAB, un laboratorio di ricerca e sperimentazione coreografica, poetica e politica. “The Divine Cypher”, “RAW ON”, “Fumaça”, “Meditation on Beauty”, “èscultura”, “O BΔNQUETE”, “COROA”, “NoirBLUE”, “DRW2” e “Le Tour du Monde des Danses Urbaines en 10 villes” sono alcuni dei lavori in cui unisce coreografia, narrazione e installazione. Tra i suoi lavori audiovisivi ricordiamo “NoirBLUE — the displacements of a dance” (2018 – 27’), il suo primo documentario, premiato a livello internazionale.
Indirizzo
Info accessibilità: spazio accessibile per persone in sedia a rotelle o con mobilità limitata. Accesso facilitato dall'entrata laterale in via A. Costa.
via Ruggeri 16, Santarcangelo
Info
durata: 55 minuti
Credits
coreografia e scenografia, video, ricerca e interpretazione Ana Pi
luci Bia Kaysel, Jean-Marc Ségalen
gestione palco Bia Kaysel, Jean-Marc Ségalen
musica e suoni Jideh HIGH ELEMENTS, Emy de Pradines, Auguste de Pradines – Ezili Nenenn Ô, Julien Creuzet, Maya Deren
in collaborazione e su ispirazione di Katherine Dunham, Maya Deren, Emy de Pradines, Lumane Casimir, Martha Jean-Claude, Toto Bissainthe, Marie-Ange Aurilin, Ginite Popote, Tara El, Wendy Désert, Gerda Boisguené, Murielle Jassinthe, TRVANIA, Jenny Mezile
sguardi esterni Cida Moura, Maria Fernanda Novo, Julien Creuzet
filter design Emilien Colombier
costumi @remexefavelinha
contributo alla realizzazione scenografica Studio Julien Creuzet
produzione e distribuzione NA MATA LAB | Hanna Mauvieux
progetto realizzato con il supporto di Institut Français
in collaborazione con Malta Festival (Poznań) e SPIELART Festival (Monaco) nell'ambito di European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, cofinanziato dall'Unione Europea
© Daniel Nicoalevsky Maria