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Asia Giannelli, artista appena diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, presenta il suo primo lavoro performativo all’interno della bottega fondata nel 1916 da Luigi Giorgetti e portata avanti nel secondo dopoguerra dal figlio Alfonso. Febbricitante di operosità, la bottega era luogo d’incontro dei militanti del Comitato di Liberazione Nazionale. Anche Paolo Bassi, nonno dell’artista, ex operaio novantenne delle Acciaierie di Piombino, ha lottato per anni contro il fascismo. Nel lavoro di Asia il racconto della sua vita trapela da un carattere burbero e celatamente affettuoso; alcol, sigarette, una casa immutata nel tempo, una telecamera e una bambina, figlia della sorella dell’artista: in uno spazio intimo lo spaccato di un’Italia che ci sta lasciando.