My Body solo
9 luglio | 18.00 |
10 luglio | 20.00 |
Con My body solo la coreografa e danzatrice Stefania Tansini continua il suo percorso artistico sul corpo e sul movimento in una forma di espressione autentica. Questo lavoro è iniziato due anni fa, durante il primo lockdown, quando il flusso della vita è rallentato. Un momento fuori dall’ordinario nel corso del quale è emersa ancora più forte e necessaria la parola corpo, nelle sue molteplici dimensioni esistenziali: materiale, concreta, sensibile, espressiva, emotiva, desiderosa. In scena, Stefania si espone con generosità attraverso un’accettazione dello stato precario dell’essere, instaurando un processo di coinvolgimento intimo, delicato e profondo con chi osserva. In uno spazio metà nero e metà oro, un suono accoglie l’ingresso del pubblico e tre luci ne guidano l’incontro con il movimento, il respiro e la voce della danzatrice. La voce è qui intesa non come parola portatrice di senso compiuto, ma come estensione del respiro, come musica capace di aderire alla forma visibile del corpo. My body è un’affermazione di vita, un “sì” individuale che assume significato in quanto inscritto in un disegno più grande, in una relazione che coinvolge gli elementi di cui è circondato e in cui è immerso. Ciò a cui tende è l’incontro con l’altro. Una necessità, una spinta vitale non forzata, ma già presente nel momento in cui il corpo c’è e agisce.
Poiché l’individuo non è solo un essere singolo e separato, ma per la sua stessa esistenza presuppone una relazione collettiva, se ne deduce che il processo di individuazione deve portare a relazioni collettive più intense e più ampie e non all’isolamento. Carl Jung
BIO
Stefania Tansini è diplomata all’Accademia Paolo Grassi. Ha lavorato come danzatrice per Romeo Castellucci, Cindy Van Acker, Simona Bertozzi, Luca Veggetti, Enzo Cosimi, Ariella Vidach. Collabora come danzatrice con Motus. Ha intrapreso un percorso autoriale di ricerca sul corpo che porta avanti attraverso progetti coreografici (My body trio, My body solo, Punti di ristoro, La grazia del terribile, Questione di vita o di morte, Linea umana). Ha realizzato insieme al fotografo Luca Del Pia i progetti video Stupid Girls e Due madri, con il compositore Paolo Aralla e Guido Barbieri lo spettacolo Dove finisce il volo, con Paolo Aralla la performance per spazi casalinghi Interno notte e con Secret Theater Ensemble e Tempo Reale, Utera, spettacolo con sensori biodinamici.
Teatro Il Lavatoio
via Ruggeri, 16
Durata: 40 minuti.
Progetto, coreografia, danza Stefania Tansini / luci Matteo Crespi / suono Claudio Tortorici / tecnico luci Omar Scala / prodotto da Nanou Associazione Culturale / con il sostegno di Centro di Residenza Emilia-Romagna Teatro Petrella di Longiano, DNA appunti coreografici 2020, Centro nazionale di produzione - Compagnia Virgilio Sieni di Firenze, Centro per la Scena contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro, Centro di Residenza Emilia-Romagna L’arboreto Teatro Dimora | La Corte Ospitale / foto e video Luca Del Pia.
© Luca Del Pia