Kento + Muna Mussie
14 aprile 2018 | 21.00 |
A Wash Up cinque teenager tra i quindici e i vent’anni diventano co-curatori artistici della programmazione del Teatro Il Lavatoio di Santarcangelo. Dopo il successo dei primi quattro appuntamenti, l’ultimo sabato di questa seconda stagione è affidato al rapper romano Kento e all’artista eritrea Muna Mussie, una delle protagoniste della prossima edizione di Santarcangelo Festival con Oasi, coproduzione tra il festival e Ipercorpo di Forlì.
Kento
Kento è considerato tra gli artisti più maturi e concreti della scena rap italiana, attivista e blogger di Reggio Calabria. Si è esibito in ogni angolo d’Italia e all’estero raccogliendo intorno a sé il consenso di un pubblico eterogeneo. La sua carriera solista inizia con Sacco o Vanzetti (2009), in cui rivendica l’eredità del rap combattente degli anni ’90. Nel 2014 si trova in Palestina nell’ambito di Hip Hop Smash The Wall, progetto di collaborazione militante con artisti della Cisgiordania e della Striscia di Gaza; in quest’occasione inaugura il suo blog per IlFattoQuotidiano.it, dove scrive di musica, cultura, attualità e politica. Sempre nel 2014 vede la luce l’album blues/rap Radici e si aggiudica il Premio Cultura Contro le Mafie; nel 2016 pubblica il nuovo album Da Sud e il libro Resistenza Rap, cronaca dei suoi anni di viaggi, impegno e musica. Nel 2017 è stato il primo rapper italiano a esibirsi sul mainstage di Umbria Jazz.
Muna Mussie
Muna Mussie, artista eritrea, indaga nuovi linguaggi della scena e della performing art concentrandosi su concetti opposti quali dentro-fuori, micro-macro, pubblico-privato. Tra i suoi lavori Più che piccola, media si è aggiudicato il Premio Riccione TTV Pier Vittorio Tondelli / Nuovi Talenti 2008 e una segnalazione al Premio Iceberg 2009. Il suo progetto site-specific Con Permesso è stato presentato all’interno di Galata Perform a Istanbul nel 2008. È autrice con Flavio Favelli del progetto FFMM, collezione di abiti presentata alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e al Museo Marino Marini di Firenze. Ha vissuto e lavorato a Bruxelles dal 2010 al 2014, dove ha realizzato Monkey See, Monkey Do. Nel 2018 con la sua ultima performance Milite Ignoto farà tappa a Museion di Bolzano all’interno della mostra Somatechnics; attualmente è impegnata nella realizzazione di Oasi (una coproduzione di Santarcangelo Festival e Ipercorpo di Forlì) e di Punctuation, un libro di stoffa che sarà presentato a giugno in mostra al Museo Mambo di Bologna, all’interno della cornice Atlas of Transitions, e a luglio a Santarcangelo.
Wash Up è ideato dai ragazzi in collaborazione con la direttrice artistica di Santarcangelo Festival, Eva Neklyaeva, che ha affidato a questo gruppo di giovanissimi la possibilità di immaginare e organizzare una serie di appuntamenti, dedicati ai loro coetanei, nel teatro della città. Nei cinque sabati di programmazione saranno presentati i gruppi da loro selezionati in un confronto con artisti vicini al Festival, col desiderio di avvicinare questa fascia di età al linguaggio delle arti performative.
Chi sono i co-curatori artistici?
Enrico ha una passione per la fotografia e la recitazione, e da qualche anno è uno dei più giovani e accaniti spettatori di Santarcangelo Festival. Miriam ha 20 anni, ama l’illustrazione e l’improvvisazione, mentre Sara preferisce recitare: per lei curare questo progetto significa entrare in prima persona in contatto con il mondo del teatro. Martina, 15 anni, è uno spirito solitario ma pieno di sogni, idee ed ambizioni; Simone, già ballerino e amante della musica, si è avvicinato al teatro per sperimentare un nuovo linguaggio.
Teatro Il Lavatoio
via Ruggeri, 16