Wojciech Grudziński Varsavia, Polonia / Amsterdam, Paesi Bassi
BOW A STUDY


Il gesto dell’inchino avviene solitamente in un teatro o, più in generale, in situazioni performative. Mentre il pubblico applaude, il performer s’inchina per ricambiare la gratitudine. Nel balletto, il confine tra lo spettacolo e l’inchino è sfumato poiché avviene una transizione da una serie di movimenti a un’altra. “BOW A STUDY” nasce da una lunga ricerca di Wojciech Grudziński sul fenomeno dell’inchino e le sue dimensioni coreografiche e sociali. Con un pizzico di malinconia, echeggia la tradizione del balletto classico nell’Europa orientale e centrale, che rispecchiava il nuovo ordine post-comunista dominato dal potere e dall’economia neoliberista. Con il suo team artistico, Grudziński ha esaminato i grandi inchini della storia della danza, cogliendo i momenti liminali e indefiniti. L’inchino è un momento di confine che, da un lato, stimola gli spettatori a ringraziare l’artista, ma dall’altro può essere inteso come un’azione di acquiescenza, volta a ricercare l’approvazione altrui. Non è mai del tutto chiaro chi si sottomette e chi tiene le redini del gioco. Cosa succede al momento dell’inchino? A chi serve davvero?
Bio
Wojciech Grudziński, classe 1991, è un artista, coreografo e danzatore polacco residente ad Amsterdam. Nel suo lavoro esplora spazi intermedi e interdisciplinari, la stranezza e la diversità. La sua pratica si basa sulla libertà performativa e sull’indagine delle dinamiche di potere implicite o esplicite nel teatro e nella coreografia. È associato al programma DAS Graduate School Academy of Theatre and Dance di Amsterdam. Il suo lavoro è stato sostenuto da Movement Research Study Visit (Judson Church, New York), Art Stations Foundation by Grażyna Kulczyk, Komuna Warszawa, NOWY Teatr, Visegrad Artist Residency Program, ICK-Artist Space e Tanzrecherche NRW. Ha collaborato, tra gli altri, con Dries Verhoeven, Ben J. Riepe, Marta Ziółe e Ula Sickle.
Indirizzo
Info accessibilità: accessibile per persone in sedia a rotelle o con mobilità limitata.
via Orsini 19, Santarcangelo
Info
durata: 90 minuti
Credits
ideazione, ricerca, coreografia Wojciech Grudziński
performance, creazione Wojciech Grudziński, Katarzyna Szugajew, Olga Tamara Briks, Billy Morgan
collaborazione artistica/supporto drammaturgico Klaudia Hartung-Wójciak, Szymon Adamczak
testo Wojciech Grudziński, Klaudia Hartung-Wójciak, Szymon Adamczak
drammaturgia e produzione Szymon Adamczak
costumi Marta Szypulska
musica Wojtek Blecharz
tutor Miguel Angel Melgares
consulenza Marta Keil
supporto alla ricerca Joanna Ostrowska, Emilia Cholewicka, Ewa Dziarnowska, Piotr Urbaniec e Bartosz Grędysa
supportato da Visegrad Artist Residency Program for Performing Arts (VARP-PA)
progetto realizzato con il supporto di Performing Arts Fund NL, Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, Istituto Polacco di Roma
periodo di residenza a Santarcangelo realizzato in collaborazione con Kunstenfestivaldesarts (Bruxelles) e Dublin Theatre Festival nell'ambito di European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, cofinanziato dall'Unione Europea