a CLOUD

Il primo giorno di laboratorio ci siamo seduti e abbiamo chiesto ai ragazzi e alle ragazze su che cosa avrebbero voluto lavorare per creare un lavoro proprio e questo ci ha restituito la consapevolezza di quanto poco gli adolescenti siano abituati ad essere ascoltati. Il lavoro che abbiamo creato cerca di restituire al pubblico l’esperienza di stare seduti ad ascoltarli. Lo spettacolo a CLOUD è un viaggio che parte e attraversa i temi proposti dagli stessi ragazzi, e come una nuvola muta forma e aspetto a seconda di chi di conduce i compagni. Non c’è narrazione, né trama, non c’è interpretazione. Nel laboratorio, attraverso l’improvvisazione, la creazione di immagini e la scrittura, abbiamo raccolto una serie di materiali che sono andati a comporre un affresco personale sul presente. È nato così un lavoro che ha lo scopo di creare una relazione e un viaggio nel non-conosciuto e di offrire allo spettatore con onestà le questioni che i 15 teenagers protagonisti sentono brucianti nella loro vita.