Giorgia Ohanesian Nardin Torino, Italia

Գիշեր | gisher

Torino, Italia

La Sindrome dell’Impostore è eredità ancestrale è trauma intergenerazionale. Ieri avevo così tanto fuoco che mi sono dovuta stendere sull’erba i palmi rivolti verso la terra. Volevo smettere di sentire il mio corpo che andava a fuoco. Sono forse diventata i miei meccanismi di sopravvivenza?

“Գիշեր | gisher” è un lavoro dal vivo e una performance video che tocca immaginari legati alla geografia, al corpo, all’identità, all’appartenenza e al conflitto. Filmato e scritto prevalentemente in Armenia – dove nel luglio 2020, al momento del debutto, è ripresa la guerra per l’occupazione del territorio dell’Artsakh da parte delle forze armate azere – “Գիշեր | gisher” è un lavoro in due parti. Inizia in uno spazio dove il pubblico è invitato a fare esperienza di un collage di suono e immagini. Successivamente, allineandosi alle tradizioni di trasmissione orale della conoscenza propria di numerose comunità delle regioni SWANA (South West Asia, North Africa), il pubblico si siede attorno a un fuoco per ascoltare le voci di 8 artistə invitatə da Nardin. “Գիշեր | gisher” è l’azione dell’alimentare, del tenere acceso, del bruciare. Ci sono le immagini che moltiplicano e scompongono la visione chiedendo a chi guarda di orientarsi; ci sono le parole, scritte, raccontate, offerte e tradotte ad alta voce.

Bio

Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza Armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Il suo lavoro si manifesta in movimenti, video, testo, coreografia, suono, raduni e ha a che vedere con narrazioni attorno all’ostilità, strategie di sopravvivenza, riposo, sensualità e cura. Avvia la propria pratica artistica nel 2010 in collaborazione con Francesca Foscarini e Marco D’Agostin, con cui fonda l’Associazione Culturale VAN. Dal 2018 tiene regolarmente “Pleasure Body”, uno spazio per soggettività queer, trans, non-binary. Nel biennio 22-23 il suo lavoro è prodotto da VIERNULVIER e viene selezionata per Breaking the Spell, progetto di ricerca e produzione di pratiche sull’etica della cura da una prospettiva femminista.

Indirizzo

via Giovanni Pascoli 4, Santarcangelo

Info

Credits

scrittura Giorgia Ohanesian Nardin
riprese F. De Isabella, Giorgia Ohanesian Nardin
composizione suono e video F. De Isabella
drammaturgia video F. De Isabella, Giorgia Ohanesian Nardin
ambiente luminoso Giulia Pastore
cura tecnica e realizzazione Elena Vastano
domande Kamee Abrahamian, Ilenia Caleo, Taguhi Torosyan
traduzione Giorgia Ohanesian Nardin, Taguhi Torosyan, Matilde Vigna
note alla traduzione Clark Pignedoli
voci Kamee Abrahamian, Chiara Bersani, F. De Isabella, Simone Derai, Maddalena Fragnito, Jamila Johnson-Small, Ndack Mbaye, Giorgia Ohanesian Nardin, Raffaele Tori, Taguhi Torosyan
disegno della pubblicazione Flo Low
cura e produzione Giulia Messia
nel video compare l’opera Ghost Theatre di Vahram Galstyan e Repentance. Variation on themes by Pinturicchio and Raphael (dedicated to Vasily Katanyan) di Sergei Parajanov
grazie a Studio Azzurro, Luca Chiaudano, Yuri D., Valentina Stucchi
prodotto da Associazione Culturale VAN, Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Centrale Fies Art Work Space
co-prodotto da Be My Guest - Network for Emerging Practices
con il sostegno di AtelierSì Bologna, ICA Yerevan, Movin’Up – sostegno alla mobilità degli artisti italiani nel mondo, Spazio Fattoria Milano, DiD Studio Milano

spettacolo inserito all’interno di DanzER progetto per la promozione internazionale della danza contemporanea dell’Emilia-Romagna promosso dal Tavolo Regionale della Danza coordinato da ATER Fondazione

© Roberta Segatta, courtesy Centrale Fies