enough not enough

Nell’attuale panorama delle arti performative ci interessa la modalità in cui artistә creano visioni alternative della realtà, che vadano significativamente oltre ciò che è riconosciuto e assimilato. Guardando le opere che abbiamo invitato a questa edizione di Santarcangelo Festival, arriviamo alla conclusione che nelle arti performative contemporanee, la duplicazione, l’elaborazione e il racconto della realtà sta sempre più cedendo il passo a strategie speculative che ci permettono di vivere una realtà che ancora non c’è, ma che potrebbe esistere. Ed è proprio dove ciò che è reale e vissuto incontra ciò che è potenziale e immaginario che nascono le tensioni che ci interessano.

Le proposte artistiche di quest’anno mettono in discussione i modi consolidati di leggere la realtà. Sono un invito a riflettere, a creare prospettive differenti sulle comunità e sulle relazioni su cui si basa la nostra convivenza sociale. Perché cos’altro dovrebbe essere l’esperienza di un festival come Santarcangelo, se non un tentativo e un’opportunità per uscire dall’ordine quotidiano del pensiero e confrontarsi non solo con il mondo in cui viviamo, ma soprattutto con la realtà che potremmo e vorremmo vivere? Proprio a partire da queste proposte artistiche, vogliamo cercare risposte ad alcune domande: dove sono i nostri limiti di consenso e i punti critici che provocano il dissenso, ma anche dove e quando inizia il cambiamento. Viviamo in un mondo pieno di disuguaglianze, ingiustizie e sfruttamento. Siamo pronti a dichiarare che abbiamo passato il segno? E quali sono le conseguenze?

Santarcangelo Festival ha una sua specificità: per 10 giorni, questo piccolo paese si muove in una logica di azione completamente diversa da quella quotidiana. Questa non è solo una città che ospita il Festival, è una città-festival, una città-dialogo, una città-incontro, una città-festa. Mi affascina come i luoghi che la comunità di Santarcangelo offre ad artistә come spazio dell’arte diventino parte integrante delle narrazioni create in altri contesti sociali e culturali. Vorremmo che la 53esima edizione di Santarcangelo Festival fosse, soprattutto, un’esperienza autentica e profonda: individuale, comunitaria, stimolante e aperta a nuovi modi di pensare e stare insieme.

Tomasz Kireńczuk
Direttore Artistico Santarcangelo Festival