1982
4 - 11 settembre
direzione artistica FERRUCCIO MERISI
Stiamo tutti facendo il tifo perché prime o poi qualche gruppo produca uno spettacolo davvero ottimo che ci prenda per le viscere e scateni l'età dell’oro.
C'é anche chi non crede più nell'attesa e gli è rimasta però Ia rabbia; chi invece compone improbabili cartelli con gli spettacoli meno sgradevoli, come volendo convincere tutti quanti a fermarsi.
Mentre passa il tempo Ia meta assomiglia sempre più all'EIdorado che al Klondike, al mito più che alla miniera. E Ia giungla, con Ia sua ricchezza senza sensi, decontestualizzante, assomiglia a un deserto.
Ai viaggiatori, alcuni gioiosi nella speranza, altri folli, altri ciechi di fede, altri semplicemente in cerca di un censo o di una nobiltà vietati in patria (il Teatro da cui si sono allontanati), sulla strada dell'inevitabile trionfo o naufragio, é riservato il dramma della dialettica tra sopravvivenza e conoscenza.
Un’oasi è una riconcentrazione di forze ma anche la rancidezza del passato che ritorna; un miraggio è la giustificazione di seti oscure che vogliono agire ma anche l'assurdità di un auto-sacrificio a Moloch.
Fermiamoci, a Santarcangelo, a riflettere su questi fenomeni, con I’orgoglio della Storia che attraversa i deserti o addirittura Ii sfrutta.
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direzione artistica FERRUCCIO MERISI
Stiamo tutti facendo il tifo perché prime o poi qualche gruppo produca uno spettacolo davvero ottimo che ci prenda per le viscere e scateni l'età dell’oro.
C'é anche chi non crede più nell'attesa e gli è rimasta però Ia rabbia; chi invece compone improbabili cartelli con gli spettacoli meno sgradevoli, come volendo convincere tutti quanti a fermarsi.
Mentre passa il tempo Ia meta assomiglia sempre più all'EIdorado che al Klondike, al mito più che alla miniera. E Ia giungla, con Ia sua ricchezza senza sensi, decontestualizzante, assomiglia a un deserto.
Ai viaggiatori, alcuni gioiosi nella speranza, altri folli, altri ciechi di fede, altri semplicemente in cerca di un censo o di una nobiltà vietati in patria (il Teatro da cui si sono allontanati), sulla strada dell'inevitabile trionfo o naufragio, é riservato il dramma della dialettica tra sopravvivenza e conoscenza.
Un’oasi è una riconcentrazione di forze ma anche la rancidezza del passato che ritorna; un miraggio è la giustificazione di seti oscure che vogliono agire ma anche l'assurdità di un auto-sacrificio a Moloch.
Fermiamoci, a Santarcangelo, a riflettere su questi fenomeni, con I’orgoglio della Storia che attraversa i deserti o addirittura Ii sfrutta.
Ferruccio Merisi
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