2017
Immaginate.
Durante la preparazione del Festival, c’è stato un momento in cui ci siamo sedute davanti a un computer, abbiamo acceso la telecamera e iniziato a parlare con un sirenetto, per la prima volta nella nostra vita. Dal momento che a nessuna di noi era mai capitato, non avevamo idea di cosa aspettarci da questo incontro.
Nel corso della conversazione abbiamo scoperto che ai suoi occhi siamo entrambe “bipedi”, strane creature che scelgono di camminare su due gambe piuttosto che nuotare liberamente con una magnifica coda scintillante.
Affascinate, abbiamo immediatamente deciso di invitarlo a Santarcangelo per creare il suo habitat all’interno del Festival, e insegnare a tutti a nuotare come mitiche creature marine.
Santarcangelo è un luogo davvero magico, e da subito la nostra idea di Festival è stata profondamente connessa con l’idea di spazio, sia fisico che simbolico.
Come abitare uno spazio? Come condividerlo? Che tipo di ospiti vogliamo essere? Da queste riflessioni è nata l’idea di habitat: un invito per alcuni artisti ad utilizzare spazi per curare un programma dentro al programma, creando per il pubblico ambienti diversi da esperire.
Sono spazi dalla struttura aperta dove l’imprevisto può accadere, dove incontri inaspettati possono avvenire. Con questo approccio, i curatori diventano “facilitatori” più che programmatori, e il dialogo con gli artisti una conversazione che accoglie la sorpresa.
In questi anni, abbiamo visto come le istituzioni artistiche siano diventate sempre più piattaforme per generare saperi alternativi, dove nuovi modelli di pensiero sono possibili. Invece di mostrare prodotti finiti, desiderano piuttosto creare spazi in cui le cose accadono, in cui le idee sono messe in discussione. Per noi, la domanda e stata: come può il Festival creare energia?Possiamo pensare a un progetto che funzioni come una batteria, che ricarichi sia gli spettatori sia i partecipanti?
Oggi è il primo vero giorno d’estate e stiamo scrivendo questo testo insieme, una dal proprio balcone di Santarcangelo, l’altra da una terrazza a Bologna. Le prime zanzare sono arrivate e stiamo condividendo questi spazi con loro. Noi (e le zanzare) non vediamo l’ora di darvi il benvenuto al Festival, a luglio.
EVA NEKLYAEVA, LISA GILARDINO
Direzione Artistica Santarcangelo Festival
7 - 16 luglio 2017
Durante la preparazione del Festival, c’è stato un momento in cui ci siamo sedute davanti a un computer, abbiamo acceso la telecamera e iniziato a parlare con un sirenetto, per la prima volta nella nostra vita. Dal momento che a nessuna di noi era mai capitato, non avevamo idea di cosa aspettarci da questo incontro.
Nel corso della conversazione abbiamo scoperto che ai suoi occhi siamo entrambe “bipedi”, strane creature che scelgono di camminare su due gambe piuttosto che nuotare liberamente con una magnifica coda scintillante.
Affascinate, abbiamo immediatamente deciso di invitarlo a Santarcangelo per creare il suo habitat all’interno del Festival, e insegnare a tutti a nuotare come mitiche creature marine.
Santarcangelo è un luogo davvero magico, e da subito la nostra idea di Festival è stata profondamente connessa con l’idea di spazio, sia fisico che simbolico.
Come abitare uno spazio? Come condividerlo? Che tipo di ospiti vogliamo essere? Da queste riflessioni è nata l’idea di habitat: un invito per alcuni artisti ad utilizzare spazi per curare un programma dentro al programma, creando per il pubblico ambienti diversi da esperire.
Sono spazi dalla struttura aperta dove l’imprevisto può accadere, dove incontri inaspettati possono avvenire. Con questo approccio, i curatori diventano “facilitatori” più che programmatori, e il dialogo con gli artisti una conversazione che accoglie la sorpresa.
In questi anni, abbiamo visto come le istituzioni artistiche siano diventate sempre più piattaforme per generare saperi alternativi, dove nuovi modelli di pensiero sono possibili. Invece di mostrare prodotti finiti, desiderano piuttosto creare spazi in cui le cose accadono, in cui le idee sono messe in discussione. Per noi, la domanda e stata: come può il Festival creare energia?Possiamo pensare a un progetto che funzioni come una batteria, che ricarichi sia gli spettatori sia i partecipanti?
Oggi è il primo vero giorno d’estate e stiamo scrivendo questo testo insieme, una dal proprio balcone di Santarcangelo, l’altra da una terrazza a Bologna. Le prime zanzare sono arrivate e stiamo condividendo questi spazi con loro. Noi (e le zanzare) non vediamo l’ora di darvi il benvenuto al Festival, a luglio.
EVA NEKLYAEVA, LISA GILARDINO
Direzione Artistica Santarcangelo Festival
7 - 16 luglio 2017