1988
1978/1988 10 ANNI DI LABORATORIO PER UN NUOVO TEATRO
9 - 17 luglio
direttore artistico ROBERTO BACCI
Dal 1978 Santarcangelo é un luogo deputato del nuovo teatro. Ed é raro che dopo dieci anni di rassegne si possa festeggiare una durata ancora vitale, molto vitale.
Tuttavia questa edizione, che pone in essere produzioni, incontri e temi di ricerca difficilmente rintracciabili in altre manifestazioni teatrali italiane e straniere, avviene in un momento difficile e pericoloso per il teatro ed i suoi abitanti. Lo Stato ha infatti sfidato in questi ultimi mesi, con nuove regole di comportamento codificate nella Circolare Ministeriale, non solo il teatro di ricerca esistente, ma le stesse prospettive della crescita culturale in questo settore: le generazioni che verranno.
Santarcangelo che oltre ad essere un laboratorio é sempre stata anche una delle poche porte aperte al futuro, non può che concentrarsi su questo pericolo per denunciarlo, anche andando oltre una risposta rivendicativa. Attraverso i progetti e gli ospiti previsti dal programma, vorremmo che trasparisse la coscienza di quanto sta accadendo contro la cultura teatrale stessa. La corporativizzazione della categoria; i carrozzoni inamovibili più che stabili disseminati lungo la Penisola; le logiche di alcuni partiti politici, che, in nome del consenso riducono al silenzio ciò che é appena nato o sta per nascere, sono la dimostrazione del venir meno di una correttezza civile e politica elementare.
Un dialogo tra generazioni teatrali, che negli ultimi anni si era andato sviluppando e che anche a Santarcangelo ha preso vita e consistenza, rischia di interrompersi per ricondurre tutto ad una logica di mercato, figlia di un nuovo aziendalismo parodistico non più strisciante.
Rispecchiarsi nelle biografie di chi ci ha preceduto, per comprendere meglio la propria strada, é sempre stato un segreto a cui gli uomini di teatro sono ricorsi.
Santarcangelo offre quest’anno un esempio di questo atto fondamentale, invitando maestri come Grotowski, Barba, Ruiz, Müller, a rispecchiarsi nella cultura teatrale del passato.
Questo gesto che facciamo, oltre che una lezione di teatro, dovrà essere inteso nella prospettiva di difendere la continuità della creazione teatrale, oggi minacciata dall'imbarbarimento della politica culturale.
Le produzioni dei Paesaggi Teatrali, Ie ospitalità di gruppi e di esperienze importanti, i Progetti Speciali con la loro caratteristica di laboratorio, e la giornata sul “razzismo” in Europa dedicata a Julian Beck, costituiranno, con più di 130 manifestazioni, il resto del programma, un programma dilatato in nove giorni per poter avere più tempo: per lavorare e per riflettere.
Benvenuti.
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9 - 17 luglio
direttore artistico ROBERTO BACCI
Dal 1978 Santarcangelo é un luogo deputato del nuovo teatro. Ed é raro che dopo dieci anni di rassegne si possa festeggiare una durata ancora vitale, molto vitale.
Tuttavia questa edizione, che pone in essere produzioni, incontri e temi di ricerca difficilmente rintracciabili in altre manifestazioni teatrali italiane e straniere, avviene in un momento difficile e pericoloso per il teatro ed i suoi abitanti. Lo Stato ha infatti sfidato in questi ultimi mesi, con nuove regole di comportamento codificate nella Circolare Ministeriale, non solo il teatro di ricerca esistente, ma le stesse prospettive della crescita culturale in questo settore: le generazioni che verranno.
Santarcangelo che oltre ad essere un laboratorio é sempre stata anche una delle poche porte aperte al futuro, non può che concentrarsi su questo pericolo per denunciarlo, anche andando oltre una risposta rivendicativa. Attraverso i progetti e gli ospiti previsti dal programma, vorremmo che trasparisse la coscienza di quanto sta accadendo contro la cultura teatrale stessa. La corporativizzazione della categoria; i carrozzoni inamovibili più che stabili disseminati lungo la Penisola; le logiche di alcuni partiti politici, che, in nome del consenso riducono al silenzio ciò che é appena nato o sta per nascere, sono la dimostrazione del venir meno di una correttezza civile e politica elementare.
Un dialogo tra generazioni teatrali, che negli ultimi anni si era andato sviluppando e che anche a Santarcangelo ha preso vita e consistenza, rischia di interrompersi per ricondurre tutto ad una logica di mercato, figlia di un nuovo aziendalismo parodistico non più strisciante.
Rispecchiarsi nelle biografie di chi ci ha preceduto, per comprendere meglio la propria strada, é sempre stato un segreto a cui gli uomini di teatro sono ricorsi.
Santarcangelo offre quest’anno un esempio di questo atto fondamentale, invitando maestri come Grotowski, Barba, Ruiz, Müller, a rispecchiarsi nella cultura teatrale del passato.
Questo gesto che facciamo, oltre che una lezione di teatro, dovrà essere inteso nella prospettiva di difendere la continuità della creazione teatrale, oggi minacciata dall'imbarbarimento della politica culturale.
Le produzioni dei Paesaggi Teatrali, Ie ospitalità di gruppi e di esperienze importanti, i Progetti Speciali con la loro caratteristica di laboratorio, e la giornata sul “razzismo” in Europa dedicata a Julian Beck, costituiranno, con più di 130 manifestazioni, il resto del programma, un programma dilatato in nove giorni per poter avere più tempo: per lavorare e per riflettere.
Benvenuti.
Il Direttore Artistico
Roberto Bacci
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