1987
LA CITTADELLA DEL TEATRO
1 - 5 luglio 1987
direzione artistica ROBERTO BACCI
La necessità di una scommessa
Osservando il panorama dei Festival e delle rassegne estive di teatro dalla Luna, ci sarebbe da chiedersi quale sia la ”necessità” che fa della Cittadella del Teatro di Santarcangelo una scommessa ancora viva e, credo, valida.
Eppure non esiste nessuno dei motivi che di solito permettono ad una manifestazione culturale estiva, promossa dalle istituzioni, di sopravvivere:
- non é sostenuta da interessi "esterni” al teatro;
- non ha un ”doppio fondo" turistico a cui appoggiarsi;
- non ha i finanziamenti che di solito hanno i grandi festival che ”fanno notizia";
- non si indentifica con una tendenza o una corporazione di teatro (dopo 9 anni dalla rifondazione del '78 il panorama teatrale è notevolmente mutato);
- non é a servizio del mercato teatrale come trampolino di lancio per la stagione invernale.
Ed allora, se queste condizioni oggettivamente non appaiono come i pilastri di un'identità, tra l'altro sempre alla ricerca di se stessa, dove sta il segreto della ”necessità” di Santarcangelo che fa in modo che uomini di teatro di ogni parte del mondo insieme ad un pubblico numeroso e interessato si diano appuntamento?
La risposta, credo, va cercata da un lato nei fatti, cioé nel progetto, dall'altro nella "tradizione del cambiamento” fino ad oggi perseguita.
Se si analizzano i progetti in cui il programma è articolato, i risultati di questa ”necessità", che é poi la vita culturale stessa di Santarcangelo dei Teatri, balzano agli occhi.
Che cosa può spingere infatti tre artisti di generazioni diverse come De Oliveira, De Berardinis e Martone a confrontare la loro identità artistica, prima ancora che produttiva, nei PAESAGGI TEATRALI?
L’"ambiente” umano ed artistico che ogni volta si crea a Santarcangelo e di cui tutta la citta é partecipe acquista un fascino particolare che permette di sperimentare strade o riflessioni che la normale attivita professionale spesso nega.
Se infatti il grande registra di cinema Manoel De Oliveira realizzerà la sua prima opera teatrale dopo una lunga carriera artistica, Jerzy Stuhr, grande attore polacco, si porrà, con la sua Autobiografia Teatrale, DINANZI ALLA TRADIZIONE OCCIDENTALE per ripercorrere alcuni sentieri delle proprie riflessioni sul teatro. ll progetto da lui realizzato per La Cittadella avrà come testimonianze viventi alcuni artisti dell'Est europeo tra cui Zanna Biczewska, la piu grande cantante russa contemporanea, il drammaturgo Slawomir Mrozek, il collega Jerzy Radziwilowicz che con Stuhr ha interpretato lo spettacolo di Wajda ”Delitto e castigo”, ed il padre di tutta una generazione di attori, il maestro Tadeusz Zomnicki.
La riflessione che Stuhr proporrà con spettacoli, concerti ed incontri avrà quasi il suo contrappunto nel NUNCA MAS, che la "Fondazione Julian Beck” propone come testimonianza dell'uso del teatro come strumento di intervento politico nelle ferite della realtà.
Con le Madri della Plaza de Mayo, rappresentate dalla loro presidentessa Hebe De Bonafini, proporranno filmati e video documentando la loro drammatica lotta per ottenere giustizia, anche ricorrendo a performance e vere e proprie azioni teatrali di strada.
Altro elemento del progetto generale che fa di Santarcangelo un luogo ”necessario" e lo spazio aperto verso le realtà emergenti, siano esse gruppi o progetti speciale che ridefiniscono la prospettiva del teatro. Per questo abbiamo ritenuto opportuno ripetere l'esperienza di SEGNALI Dl FUMO che già l'anno passato ha dato risultati sorprendenti presentando giovani gruppi che solitamente la macchina delle istituzioni non tiene in considerazione, mentre la sezione dei PROGETTI SPECIALI presenterà due studi ”per lo spettatore e per il teatro", prodotti dal Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, che per le loro caratteristiche contribuiscono a ridefinire una nuova vicinanza tra attore e spettatore: ”Laggiu soffia" da ”Moby Dick” di Melville ”Quentin" da ”L'urlo e il furore" di Faulkner.
Oltre al CANE RANDAGIO, uno spazio solo apparentemente di intrattenimento, dove in realta sono presenti gruppi musicali di livello internazionale, lo spessore spettacolare sarà ampliato dalle PRODUZIONI della Stagione ’86/87 di Santarcangelo dei Teatri (”Storia naturale infinita” del Teatro dei Mutamenti e ”La
camera rossa" dello Studio 3) e da alcune ospitalità tra le quali due legate a Santarcangelo da molti anni, Bustric ed il Teatro Potlach di Fara Sabina ed un grande spettacolo del gruppo inglese Footsbarn Travelling Theatre.
Durante LA CITTADELLA DEL TEATRO si terranno quotidiani incontri con gli artisti presenti che certamente offriranno al pubblico l'occasione per verificare e approfondire i temi e le inquietudini che attraversano oggi il teatro. Alcuni di questi incontri saranno articolati in una vera e propria sessione dal titolo TEATRO E LIBERTÀ coordinata da Claudio Meldolesi e Ferdinando Taviani, che avra luogo ogni mattina con relazioni particolari ed una discussione aperta ai partecipanti.
ln cinque giorni, dall'1 al 5 luglio, saranno più di 100 le manifestazioni ospitate da Santarcangelo ed ora che il programma é definito, quello che possiamo augurarci é che esso offra, alla fine, alcune idee per progettare il futuro del nostro lavoro, per ricreare cioé quella ”necessità" di cui parlavo all’inizio che e la sola identità in cui è lecito credere.
Un ringraziamento sincero fin da ora a tutti coloro che hanno lavorato e che lavoreranno in questi giorni perché ciò sia possibile.
Scarica il catalogo
1 - 5 luglio 1987
direzione artistica ROBERTO BACCI
La necessità di una scommessa
Osservando il panorama dei Festival e delle rassegne estive di teatro dalla Luna, ci sarebbe da chiedersi quale sia la ”necessità” che fa della Cittadella del Teatro di Santarcangelo una scommessa ancora viva e, credo, valida.
Eppure non esiste nessuno dei motivi che di solito permettono ad una manifestazione culturale estiva, promossa dalle istituzioni, di sopravvivere:
- non é sostenuta da interessi "esterni” al teatro;
- non ha un ”doppio fondo" turistico a cui appoggiarsi;
- non ha i finanziamenti che di solito hanno i grandi festival che ”fanno notizia";
- non si indentifica con una tendenza o una corporazione di teatro (dopo 9 anni dalla rifondazione del '78 il panorama teatrale è notevolmente mutato);
- non é a servizio del mercato teatrale come trampolino di lancio per la stagione invernale.
Ed allora, se queste condizioni oggettivamente non appaiono come i pilastri di un'identità, tra l'altro sempre alla ricerca di se stessa, dove sta il segreto della ”necessità” di Santarcangelo che fa in modo che uomini di teatro di ogni parte del mondo insieme ad un pubblico numeroso e interessato si diano appuntamento?
La risposta, credo, va cercata da un lato nei fatti, cioé nel progetto, dall'altro nella "tradizione del cambiamento” fino ad oggi perseguita.
Se si analizzano i progetti in cui il programma è articolato, i risultati di questa ”necessità", che é poi la vita culturale stessa di Santarcangelo dei Teatri, balzano agli occhi.
Che cosa può spingere infatti tre artisti di generazioni diverse come De Oliveira, De Berardinis e Martone a confrontare la loro identità artistica, prima ancora che produttiva, nei PAESAGGI TEATRALI?
L’"ambiente” umano ed artistico che ogni volta si crea a Santarcangelo e di cui tutta la citta é partecipe acquista un fascino particolare che permette di sperimentare strade o riflessioni che la normale attivita professionale spesso nega.
Se infatti il grande registra di cinema Manoel De Oliveira realizzerà la sua prima opera teatrale dopo una lunga carriera artistica, Jerzy Stuhr, grande attore polacco, si porrà, con la sua Autobiografia Teatrale, DINANZI ALLA TRADIZIONE OCCIDENTALE per ripercorrere alcuni sentieri delle proprie riflessioni sul teatro. ll progetto da lui realizzato per La Cittadella avrà come testimonianze viventi alcuni artisti dell'Est europeo tra cui Zanna Biczewska, la piu grande cantante russa contemporanea, il drammaturgo Slawomir Mrozek, il collega Jerzy Radziwilowicz che con Stuhr ha interpretato lo spettacolo di Wajda ”Delitto e castigo”, ed il padre di tutta una generazione di attori, il maestro Tadeusz Zomnicki.
La riflessione che Stuhr proporrà con spettacoli, concerti ed incontri avrà quasi il suo contrappunto nel NUNCA MAS, che la "Fondazione Julian Beck” propone come testimonianza dell'uso del teatro come strumento di intervento politico nelle ferite della realtà.
Con le Madri della Plaza de Mayo, rappresentate dalla loro presidentessa Hebe De Bonafini, proporranno filmati e video documentando la loro drammatica lotta per ottenere giustizia, anche ricorrendo a performance e vere e proprie azioni teatrali di strada.
Altro elemento del progetto generale che fa di Santarcangelo un luogo ”necessario" e lo spazio aperto verso le realtà emergenti, siano esse gruppi o progetti speciale che ridefiniscono la prospettiva del teatro. Per questo abbiamo ritenuto opportuno ripetere l'esperienza di SEGNALI Dl FUMO che già l'anno passato ha dato risultati sorprendenti presentando giovani gruppi che solitamente la macchina delle istituzioni non tiene in considerazione, mentre la sezione dei PROGETTI SPECIALI presenterà due studi ”per lo spettatore e per il teatro", prodotti dal Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera, che per le loro caratteristiche contribuiscono a ridefinire una nuova vicinanza tra attore e spettatore: ”Laggiu soffia" da ”Moby Dick” di Melville ”Quentin" da ”L'urlo e il furore" di Faulkner.
Oltre al CANE RANDAGIO, uno spazio solo apparentemente di intrattenimento, dove in realta sono presenti gruppi musicali di livello internazionale, lo spessore spettacolare sarà ampliato dalle PRODUZIONI della Stagione ’86/87 di Santarcangelo dei Teatri (”Storia naturale infinita” del Teatro dei Mutamenti e ”La
camera rossa" dello Studio 3) e da alcune ospitalità tra le quali due legate a Santarcangelo da molti anni, Bustric ed il Teatro Potlach di Fara Sabina ed un grande spettacolo del gruppo inglese Footsbarn Travelling Theatre.
Durante LA CITTADELLA DEL TEATRO si terranno quotidiani incontri con gli artisti presenti che certamente offriranno al pubblico l'occasione per verificare e approfondire i temi e le inquietudini che attraversano oggi il teatro. Alcuni di questi incontri saranno articolati in una vera e propria sessione dal titolo TEATRO E LIBERTÀ coordinata da Claudio Meldolesi e Ferdinando Taviani, che avra luogo ogni mattina con relazioni particolari ed una discussione aperta ai partecipanti.
ln cinque giorni, dall'1 al 5 luglio, saranno più di 100 le manifestazioni ospitate da Santarcangelo ed ora che il programma é definito, quello che possiamo augurarci é che esso offra, alla fine, alcune idee per progettare il futuro del nostro lavoro, per ricreare cioé quella ”necessità" di cui parlavo all’inizio che e la sola identità in cui è lecito credere.
Un ringraziamento sincero fin da ora a tutti coloro che hanno lavorato e che lavoreranno in questi giorni perché ciò sia possibile.
ll Direttore Artistico
Roberto Bacci
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