1978
15 - 29 luglio
direzione artistica ROBERTO BACCI
condirettori Mario Cadalora, Leo Canducci
Il progetto per il Festival Internazionale del Teatro in Piazza 1978 intende tener conto non soltanto degli aspetti culturali che scaturiscono dal programma, ma anche di alcune caratteristiche fisiche e sociologiche che caratterizzano Santarcangelo da altre cittadine divenute semplici contenitori di Festivals. Si é voluto infatti progettare e caratterizzare un intervento teatrale che si sottraesse per la sua dinamica alla logica delle «prime» e degli spettacoli di «richiamo» per cercare, al contrario, di fare riferimento alle esigenze del mondo giovanile, dei nuovi gruppi teatrali e di tutto quel pubblico tenuto lontano dalle forme di teatro che si sono appartate in luoghi difficilmente accessibili, rifiutando le strade e le piazze come possibile momento di incontro con la gente. Ciò che proponiamo é un incontro fra gruppi, un eccezionale incontro di pochi giorni. Per un semplice principio economico, si tratterà di moltiplicare tra loro, anziché sommare, le possibilità dei singoli spettacoli in modo da creare una sorta di nuovo «risultato» valido sia per i gruppi che per gli spettatori.
Per questo, alcuni obiettivi che il Festival si propone sono:
- instaurare un rapporto con la città di Santarcangelo e con alcuni paesi limitrofi attraverso una presenza continuata di gruppi e di attori all’interno del paese che, inserendosi negli spazi e nei tempi quotidiani della vita degli abitanti, sperimentino per tutta la durata del Festival il rapporto fra questi elementi ed il teatro;
- caratterizzarsi recuperando elementi di antiche forme spettacolari di piazza e sperimentando forme nuove di occupazione dello spazio urbano con il teatro senza limitarsi a trasportare spettacoli dal «chiuso» all’aperto;
- organizzare al suo interno una serie di laboratori a livello internazionale che permettano la promozione di operatori locali ed, in prospettiva, la trasformazione della struttura del Festival in un lstituto di Ricerca e di Documentazione che continui ad operare per tutta la durata dell’anno;
- garantire la presenza di studiosi e critici di teatro per sviluppare, già nel corso del suo svolgimento, un intervento critico sul Festival stesso e sulla sua formula;
- ampliare la qualificazione a livello internazionale del Festival di Santarcangelo di Romagna.
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direzione artistica ROBERTO BACCI
condirettori Mario Cadalora, Leo Canducci
Il progetto per il Festival Internazionale del Teatro in Piazza 1978 intende tener conto non soltanto degli aspetti culturali che scaturiscono dal programma, ma anche di alcune caratteristiche fisiche e sociologiche che caratterizzano Santarcangelo da altre cittadine divenute semplici contenitori di Festivals. Si é voluto infatti progettare e caratterizzare un intervento teatrale che si sottraesse per la sua dinamica alla logica delle «prime» e degli spettacoli di «richiamo» per cercare, al contrario, di fare riferimento alle esigenze del mondo giovanile, dei nuovi gruppi teatrali e di tutto quel pubblico tenuto lontano dalle forme di teatro che si sono appartate in luoghi difficilmente accessibili, rifiutando le strade e le piazze come possibile momento di incontro con la gente. Ciò che proponiamo é un incontro fra gruppi, un eccezionale incontro di pochi giorni. Per un semplice principio economico, si tratterà di moltiplicare tra loro, anziché sommare, le possibilità dei singoli spettacoli in modo da creare una sorta di nuovo «risultato» valido sia per i gruppi che per gli spettatori.
Per questo, alcuni obiettivi che il Festival si propone sono:
- instaurare un rapporto con la città di Santarcangelo e con alcuni paesi limitrofi attraverso una presenza continuata di gruppi e di attori all’interno del paese che, inserendosi negli spazi e nei tempi quotidiani della vita degli abitanti, sperimentino per tutta la durata del Festival il rapporto fra questi elementi ed il teatro;
- caratterizzarsi recuperando elementi di antiche forme spettacolari di piazza e sperimentando forme nuove di occupazione dello spazio urbano con il teatro senza limitarsi a trasportare spettacoli dal «chiuso» all’aperto;
- organizzare al suo interno una serie di laboratori a livello internazionale che permettano la promozione di operatori locali ed, in prospettiva, la trasformazione della struttura del Festival in un lstituto di Ricerca e di Documentazione che continui ad operare per tutta la durata dell’anno;
- garantire la presenza di studiosi e critici di teatro per sviluppare, già nel corso del suo svolgimento, un intervento critico sul Festival stesso e sulla sua formula;
- ampliare la qualificazione a livello internazionale del Festival di Santarcangelo di Romagna.
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